Presentazione del libro "L'Origine del lago di Como, degli altri Laghi Prealpini e della Pianura Padana".

 
Già da qualche decennio è stato appurato che i nostri grandi laghi prealpini, diversamente da quanto veniva insegnato fin dalla fine dell’800, non sono stati scavati dai ghiacciai, bensì da fiumi che scorrevano prima delle glaciazioni e nei periodi caldi tra le stesse. Ma scoprire che le celeberrime “valli glaciali a U" in realtà non esistono, o che il cosiddetto anfiteatro morenico della Brianza non è affatto formato da morene, oltre ai curiosi di geologia lascerà spiazzato anche più di un addetto ai lavori. Sono solo alcune delle affermazioni, documentate in modo scientificamente ineccepibile, che rendono affascinante la lettura di un volume edito in questi giorni dall’associazione culturale “Luigi Scanagatta” di Varenna: “L’origine del Lago di Como, degli altri laghi prealpini e della Pianura Padana”, opera di un eminente geologo scomparso nel novembre 2016 a Mandello, il prof. Gian Clemente Parea, già docente all’Università di Modena e socio della “Scanagatta”, che nel testo ha riassunto tutta una serie di considerazioni maturate durante una lunga e intensa vita di studi. Rivolto anche ai non specialisti e corredato di un glossario di termini tecnici, il libro – il cui editing è stato curato da Giancarlo Colombo – prende spunto da una semplice quanto intrigante constatazione: tutti i grandi bacini lacustri del nord Italia sono contenuti in un’unica ristretta area ai piedi della catena alpina, situazione da cui l’autore muove per indagare sulle modalità della loro formazione giungendo a conclusioni sorprendentemente innovative nei confronti dell’establishment geologico.
 
Chi fosse interessato all’acquisto del volume, 17x24cm pag. 287, in vendita al prezzo di 25 Euro, può contattare l’associazione al recapito E-mail ass.scanagatta@tin.it . www.associazionescanagatta.it

IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLE PERLE DI VETRO

IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLE PERLE DI VETRO: dall'antichità fino alle produzioni veneziane, all'inseguimento di tecniche, significati e valori nascosti Il vetro è una materia tanto versatile quanto misteriosa e complessa da realizzare... eppure fin dal II millennio avanti Cristo l’uomo è riuscito a produrlo e a sfruttare le sue proprietà. Perle variopinte e ornamenti di varia foggia furono proprio i primi oggetti creati con tale materia prima, per godere dei mille colori possibili e forse perché si attribuiva loro una valenza magica. Da questo inizio, che si colloca nel Mediterraneo orientale, grazie alla disponibilità delle giuste materie prime, la storia delle perle di vetro non si è mai più interrotta, e noi cercheremo di seguirla e di metterne in evidenza gli aspetti concreti e qualche significato recondito… Marina Uboldi Conservatore del Civico Museo Archeologico di Como e consigliere del Comitato Nazionale Italiano Association Internationale pour l’Histoire du Verre.