Giubiera

Giovedì 30 gennaio 2014

Ore 20,30 ritrovo: Piazza San Giorgio, in rumorosa allegria si svolgerà il tradizionale percorso tra le contrade di Varenna, per poi ritrovarci presso la Sede dell’Associazione Scanagatta - In via dell’Arco a brindare con vin brulé e degustare torte caserecce, in compagnia degli Alpini di Varenna - ingresso libero.

Quali sono le origini della Giubiera, diffusa in Lombardia e Piemonte anche con altri nomi (giubiana, giobia, giunee, ginee ecc.)?
 
Due possibili interpretazioni rimandano a feste religiose dell’antica Roma, in onore di Giunone (da cui giunee, ginee) o di Giove (giubiera, giubiana; da qui la celebrazione nel giorno di giovedì, in piemontese giobia). Si tratta in ogni caso di un’antichissima festività contadina di inizio anno per propiziare le forze della natura che stanno per risvegliarsi e che secondo la credenza popolare influiranno sui raccolti. Il periodo coincide con quello delle “Feriae Sementivae”, feste romane delle sementi; celebrazioni simili erano però diffuse anche in altre antiche culture europee. Per “cacciar via l’inverno” – in molte località simboleggiato da un fantoccio che viene bruciato – lo si “spaventa”, dunque, facendo il più rumore possibile. Un tempo si trascinavano per le strade, spesso ancora innevate, le catene dei camini sporche di fuliggine fino alla loro completa pulizia. Forse dal fatto di tirarsi dietro recipienti di latta è venuta, in tempi abbastanza recenti, l’espressione dialettale lombarda “menà i toll” nel senso di “andar via”.