Conferenza di Marina Uboldi
Ingresso libero
L’Isola Comacina fu protagonista della storia comasca in età romana e altomedievale, quando divenne elemento fondamentale delle difese del Lario. Fu anche uno dei più importanti centri religiosi, come attestano i resti di ben sei edifici sacri di grandissimo interesse. La storia dell’Isola si interruppe nel 1169, quando tutti gli edifici vennero rasi al suolo dai Comaschi alleati del Barbarossa contro i Milanesi con cui l’Isola si era schierata.
Il trasferimento delle famiglie più importanti dell’Isola proprio a Varenna valse al nostro paese la denominazione di Insula Nova.
Apprezzata per la sua natura privilegiata e gli splendidi panorami, a partire dai primi del ‘900 l’Isola è stata studiata dagli archeologi, in particolare Ugo Monneret de Villard e Lugi Mario Belloni. Ha visto inoltre la costruzione di tre case in stile razionalista, destinate a sede per artisti, recentemente restaurate ed aperte alla visita.
Nell’ambito dell’Accordo Quadro di Sviluppo territoriale “Magistri Comacini”, promosso da Regione Lombardia, Provincia di Como, Fondazione Isola Comacina e Fondazione Cariplo è in corso un’attività di restauro conservativo e valorizzazione.
Nella frazione di Ospedaletto, proprio all’interno dell’antico Hospitalis di S. Maria Maddalena luogo dedicato all’accoglienza dei poveri e dei pellegrini, è allestito il Centro visitatori per l’imbarco verso l’Isola e un Antiquarium dove sono raccolti i reperti archeologici da essa provenienti.