Nel 1893, il geologo Mario
Cermenati segnalò in una guida turistica di Lecco come un esemplare di
Lariosauro, il rettile fossile più antico dei dinosauri ritrovato nel calcare
di Perledo e Varenna, dopo la scoperta avvenuta nel 1891 “passò nel Belgio,
venduto per lire 800”.
E’ l’unica citazione esistente dell’importante
reperto, che da allora sembrò svanire nel nulla, tanto da sfuggire ai censimenti
di due illustri paleontologi che nel 1933 e nel 1998 fecero il punto su quei
fossili, descrivendone anche il minimo frammento conservato nei musei italiani
ed esteri.
Giancarlo Colombo, autore del volume
“Lariosaurus” pubblicato nel 2002 dall’Associazione culturale “L. Scanagatta”
di Varenna, è recentemente riuscito a rintracciare l’esemplare per tanto tempo sparito
dalle scene e a ricostruire la storia delle sue peregrinazioni, in seguito alle
quali il reperto si trova oggi in un grande museo d’oltreoceano.
Ce le racconta nel nuovo libro
“Alla ricerca del Lariosauro perduto”, che verrà presentato ufficialmente dall’autore
nella Sala Enrico Fermi di Villa Monastero a Varenna alle ore 17 di venerdì 6
settembre. Oltre ad assistere alla proiezione di una ricerca per immagini
sull’argomento, il pubblico potrà ammirare la perfetta riproduzione del fossile,
l’unica esistente al mondo, che l’Associazione Scanagatta ha fatto realizzare a
proprie spese.
Giancarlo Colombo, Alla ricerca
del Lariosauro perduto
Testo in italiano e traduzione
integrale in inglese, 112 pagine, 11 illustrazioni
Edizioni dell’Associazione
culturale “Luigi Scanagatta”, Varenna, Luglio 2013