Associazione Culturale "L. Scanagatta" - Varenna (LC)
In tale occasione gli autori Diego
Baratono, Claudio Piani, presenteranno il volume: “A.M.E.R.I.C.A. 1507 la
genesi del Nuovo Mondo”, Monaco (FR), Ed. Liberfaber, 2014.
In questo particolare libro, unico a
livello nazionale ed internazionale nel suo genere d’ambito storico, si delinea
un nuovo approccio epistemologico indirizzato alla rilettura, mediante inedite
chiavi interpretative (simbologie mariane comparate alle visioni geografiche
del tempo) e nuove riflessioni (il 1507 come data conclusiva della fase storica
del Medio Evo), di uno degli avvenimenti epocali della storia della cultura
occidentale: la rivelazione ed il battesimo di una nuova quarta parte del
mondo, ovvero la scoperta ed il battesimo dell’A.M.E.R.I.C.A. I solidi
riferimenti storici e gli eccezionali documenti prima sconosciuti, ma
individuati dagli autori e analizzati in questo scritto, portano a sostenere
che Amerigo Vespucci, le famiglie nobili fiorentine, le “intellighenzie”
asburgiche, castigliane, aragonesi, lorenesi, nonché gli imperatori, i
papi, gli uomini d’arte, di cultura e di scienza del periodo tra quali inaspettatamente,
anche gli esponenti dell’antico casato nobiliare valtellinese dei Besta, erano
oltreché che ben consapevoli, anche i fautori di quanto era in procinto
d’essere materializzato nel monastero lorenese di Saint–Dié–des–Vosges il 25
aprile dell’anno 1507. In
questa precisa data, infatti, viene amministrato ai piedi dei Vosgi, il
battesimo del Nuovo Mondo, paragonabile come avvenimento e portata, solo a
quello amministrato da Giovanni il Battista a Gesù nelle acque del Giordano.
Dunque un avvenimento epocale che
determinerà nel bene e nel male le scelte geo-politiche e quindi sociali ed
economiche degli ultimi 500 anni di storia dell’Europa. Il mappamondo in piano
composto da Martin Waldseemüller–Ilacomilus a Saint–Dié, insieme alla “Cosmographiae introductio”, strumenti che
di fatto supportano culturalmente e pragmaticamente questo atto battesimale, si
rivelano essere i documenti cardine, “princeps”
, da cui partire per rileggere una porzione di storia, ma decisiva per la
nostra cultura occidentale, finora sottovalutata e addirittura poco compresa
dagli studiosi stessi. La potente chiave di lettura mariana, che fa da sfondo a
tutta quanta questa vicenda, ossia “il sacro mantello Mariano” elaborato nel
1473/75 dal Ghirlandaio per i Vespucci, famiglia fiorentina che con Amerigo è
protagonista indiscussa della vicenda, ha consentito, in oltre, di accedere ad
un universo d’informazioni fino ad oggi mai esplorato che consentono di
rileggere le pagine di una vicenda storica, senza forzature politico-ideologiche
dettate, come consuetudine, da spinte e distorsioni storico-nazionalistiche.
Ecco dunque quanto emerge d’innovativo quanto ben documentato, da questo
particolare saggio storico.
Per info:
Claudio Piani, cell: 3495894364.